La Sicilia assetata guarda ai Monti Iblei: una riserva d’acqua per placare la sete?

La Sicilia è una terra di contrasti, dove la bellezza naturale spesso si scontra con sfide complesse. Mentre l’isola affronta una delle estati più difficili degli ultimi anni, con una siccità che attanaglia il territorio e spinge le autorità a razionare l’acqua, emerge una possibile soluzione che giace nel cuore dei Monti Iblei. Una recente ricerca scientifica, condotta dall’Università di Malta, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dall’Università Roma 3, ha infatti rivelato l’esistenza di un enorme bacino idrico sotterraneo, una riserva d’acqua fossile di ben 17 chilometri cubi, situata a una profondità tra i 700 e i 2.500 metri.

La scoperta, avvenuta durante ricerche di idrocarburi, ha immediatamente acceso le speranze di trovare una soluzione alla crisi idrica che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura e creando disagi alla popolazione. L’acqua, seppur in parte debolmente salmastra, potrebbe essere utilizzata per l’irrigazione, gli allevamenti e, dopo opportuni trattamenti di desalinizzazione, anche per uso potabile.

A portare la questione all’attenzione generale è stato il deputato ragusano Nello Dipasquale, che ha presentato un’interpellanza parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars). Dipasquale, sottolineando l’urgenza della situazione, ha chiesto al governo regionale di verificare l’attendibilità dello studio e di valutare la possibilità di avviare un progetto per attingere a questa preziosa riserva idrica, collegandola alla rete di distribuzione.

Tuttavia, gli esperti invitano alla cautela. L’estrazione dell’acqua da una tale profondità presenta delle sfide significative. Sarebbero necessarie perforazioni profonde e un’attenta valutazione dell’impatto ambientale, per evitare di compromettere la stabilità del territorio. Inoltre, essendo acqua fossile, solo dopo i primi prelievi e le analisi del caso si potrà stabilire con certezza la sua effettiva utilizzabilità e la sua sicurezza per l’uomo e l’ambiente.

La strada per dissetare la Sicilia con l’acqua dei Monti Iblei potrebbe quindi essere lunga e complessa, ma la posta in gioco è alta. In un contesto di crescente scarsità idrica, aggravata dai cambiamenti climatici, la scoperta di questa riserva rappresenta una potenziale ancora di salvezza per l’isola. Resta da vedere se le autorità regionali saranno in grado di cogliere questa opportunità, trasformando una scoperta scientifica in una risorsa concreta per il futuro della Sicilia.


Learn more:
1. [Sicilia, la più grave siccità e la cronica malagestione delle risorse – Sky TG24](https://tg24.sky.it/cronaca/2024/07/20/sicilia-la-piu-grave-siccita-e-la-cronica-malagestione-delle-risorse)
2. [Riserva d’acqua nella pancia dei monti Iblei, Dipasquale: “La Regione lo sa?” – Live Sicilia](https://livesicilia.it/riserva-dacqua-nella-pancia-dei-monti-iblei-dipasquale-la-regione-lo-sa/)

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